IL RISVEGLIO

FEBBRAIO 8, 2012 – 8:54PM | DA LUIGI BAIRO

CIRIÈ — Sono molti i talenti musicali che si sono formati nel nostro territorio, ma Federico Marchesano è un caso a sé. Cresciuto nella realtà musicale ciriacese, è diventato nel corso degli anni uno dei bassisti e contrabbassisti più importanti del panorama nazionale, fino all’esperienza con i Mau Mau e alla recente collaborazione con Elio, cantante delle Storie Tese, uno dei mostri sacri della musica contemporanea.
«Cerco nella musica qualcosa che sta giù in fondo, in profondità, per questo uso i suoni bassi», spiega nel suo sito web. «Non é questione di generi, la musica è una, ed è talmente vasta, che perdersi è un attimo. Ma l’energia che ti dà quando intravedi la meta, ti ripaga di ogni sforzo!».
E in effetti è proprio l’ecletticità di Federico, che spazia dal rock al jazz alla musica sinfonica ad averlo reso uno degli strumentisti italiani più richiesti.
Nato a Torino nel 1975, cresce a Ciriè assumendo fin da bambino dosi massicce di Jimy Hendrix, Beatles e musica classica. Inizia presto a suonare il pianoforte, dapprima con il padre Domenico, poi con altri insegnanti. Si avvicina anche allo studio del violino, che però – racconta – finirà ben presto rovesciato e suonato col plettro. Nella seconda metà degli anni Ottanta trova finalmente il suo strumento d’elezione: il basso elettrico. Prende qualche lezione da Dan Solo, futuro bassista dei Marlene Kuntz, ma principalmente studia come autodidatta, suonando sui dischi di Iron Maiden, Metallica, Voivod, Black Sabbath.
Intanto comincia a collaborare con alcune band metal della zona, fra cui i ciriacesi Hard Skill, insieme al batterista Fabio Santo, oggi potente macchina ritmica dei Fucktotum.
Nel 1990, appena quindicenne, entra negli Arigret, gruppo che spazia fra jazz, metal, progressive e con loro registra il primo demo e partecipa a diversi concerti nel torinese. Da qui la sua attività musicale è in continua crescita. Entra insieme a Dario Bruna nella band del sassofonista Carlo Actis Dato, con cui tiene concerti non solo in Europa, ma in Indonesia, Australia, Nuova Zelanda. Forma i 3quietmen, formazione jazz con cui, nel 2008, si esibirà nella splendida Concert Hall della Città Proibita di Pechino.
Nel 2006 entra a far parte dei Mau Mau, storico gruppo etnofolk torinese con cui registra l’album DEA. All’attività concertistica in diverse orchestre sinfoniche abbina la sonorizzazione di reading insieme ad autori come Fabio Geda, Ugo Riccarelli, Michela Murgia.
La collaborazione con Stefano Belisari, in arte Elio, cantante e frontman delle Storie Tese, inizia con Elio è Frankenstein – un concerto mostruoso (di musica classica emo), prosegue con Elio e i Futuristi, fino al recente Elio Gianburrasca, diretto da Lina Wertmüller, un recital musicale che porta sul palco il classico di Vamba con le musiche di Nino Rota.
«Suonare con Elio è stata un’esperienza entusiasmante», racconta, «perché è un grande professionista, impegnato in un’infinità di progetti musicali e teatrali. Abbiamo fatto una trentina di repliche di Gianburrasca, fino all’ultima, la scorsa settimana a Bolzano. Elio è molto riservato e quando lavora è concentratissimo e non è facile parlare con lui; ma fuori dal lavoro, durante le cene, ad esempio, è molto affabile e spiritoso».
La programmazione di Gianburrasca riprenderà la prossima estate, ma non sono per il momento previste date torinesi.

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